Castello inferiore @Photo Bozzetto
IL CASTELLO / DAGLI SCALIGERI IN POI

DAGLI SCALIGERI IN POI

Fin dal 1266 Marostica era sotto il dominio padovano come parte integrante del territorio vicentino. Nel 1311 Vicenza e il suo territorio passarono sotto la dominazione veronese di Cangrande della Scala e dei suoi successori fino al 1387. Gli scaligeri portarono soluzioni urbanistiche significative a quel borgo; alcune soluzioni si resero necessarie negli anni tra il 1312 e il 1314 durante la guerra padovana-scaligera quando i Padovani erano riusciti a saccheggiare il Borgo di Marostica e ad assediare il Castello sul Pauso.
Nella prima metà del XIV secolo edificarono i due castelli o rocche: inferiore in pianura e superiore sul Pausolino.
Il 1° Marzo 1372 iniziò la costruzione della Cinta Muraria, dotata di un camminamento di ronda, merlata e intervallata da 24 poderosi torresini. Era allora signore di Verona e di Vicenza Cansignorio della Scala. Furono costruite le porte Breganzina, Bassanese, Vicentina e Tramontana, tutte precedute da un rivellino costituito da una struttura a pianta quadrata, a rettangolo o a semicerchio posta davanti ad una porta, dotata di un fossato di un ponte levatoio che fungeva da collegamento con la porta retrostante.
La vita e il potere della città si spostarono al centro della difesa muraria, ai piedi del Pauso e attorno alla Pieve di Santa Maria.
Nel 1387 Marostica passò, seppur per un breve periodo, sotto la dominazione di Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano, fino al 1404 quando venne annessa ai possedimenti della Serenissima Repubblica di Venezia e vi rimase fino al 1797. La città aveva la giurisdizione sui territori dall’Astico al Brenta, a sud fino a Sandrigo e a nord si inoltrava nel territorio dei Sette Comuni. Il governatore era un nobile veneziano.
Tra il 1508 e il 1510 venne combattuta la guerra della Lega di Cambrai; in quegli anni il Castello Superiore, allora residenza del governatore, fu occupato dalle truppe di Massimiliano d’Asburgo e subì importanti danni. Il castellano fu quindi costretto a trasferirsi nel Castello Inferiore.
Nei secoli successivi, in particolare nei primi anni del ‘600, vennero apportate al Castello Inferiore una serie di modifiche per trasformarlo in luogo destinato a residenza privata e a sede delle pubbliche mansioni.

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