L'araldo alla lettura del manoscritto
LA SFIDA / IL MANOSCRITTO

IL MANOSCRITTO

“…avvegnaché, avendo ne li tempi andati…” così inizia la cronaca che narra della storia della Partita a Scacchi, redatta a suo tempo da messer Lunardo da Fiatolongo, segretario e storico alla corte di Taddeo Parisio, governatore veneziano di Marostica. Il manoscritto si compone di due pagine in cartapecora fittamente vergate con un inchiostro a encausto, ottenuto con galle di quercia, vitriolo romano, gomma arabica e vino bianco. I caratteri appaiono ben ossidati, qua e là virati in marrone-viola o sbiaditi per effetto dell’umidità e dell’insolazione. La tradizione vuole che il ritrovamento del documento avvenga in modo fortuito presso l’archivio dell’antica Cancelleria di Marostica e che il manoscritto scompaia a causa di un incendio avvenuto nella torre del Castello Inferiore dove sono custodite le storiche carte comunali.

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